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Category: Fotovoltaico

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Modern skyscrapers emit solar energy into night sky generated by AI

Check energetico: il primo passo verso l’efficienza

installatori pannelli solari Brianza

Le bollette continuano a crescere e la sensazione è sempre la stessa: poco controllo e troppi rincari.
Ma oggi, grazie alla tecnologia e agli incentivi, c’è una risposta concreta: i pannelli solari.

Bolletta elettrica alle stelle?
Ecco perché (e come) il fotovoltaico può salvarti il portafoglio

Ogni mese, quando arriva la bolletta della luce, la reazione è sempre la stessa: “Ma davvero ho consumato così tanto?”
Spoiler: spesso il problema non sono i consumi, ma il sistema.

Negli ultimi anni i costi dell’energia elettrica sono aumentati in modo imprevedibile, rendendo difficile pianificare le spese familiari o aziendali. È una giungla fatta di tariffe variabili, rincari imprevisti e imposte nascoste.
E la sensazione è di non avere il controllo.

Oggi, grazie alla tecnologia e agli incentivi, c’è una risposta concreta: i pannelli solari.

Sempre più famiglie e imprese scelgono il fotovoltaico a Monza e in tutta la Brianza, per ridurre i costi energetici e investire in un futuro più sostenibile.
Se ti stai chiedendo se conviene davvero, la risposta è: dipende da te… ma Leris può aiutarti a scoprirlo subito.

Perché scegliere il fotovoltaico?

Con un impianto fotovoltaico Leris, puoi finalmente dire basta alle bollette fuori controllo.
Produci energia gratuitamente dal sole, la utilizzi quando ti serve e – se aggiungi un sistema di accumulo – puoi conservare l’energia in eccesso per la sera o le giornate nuvolose.

Un impianto fotovoltaico ti permette di:

  • Produrre energia elettrica gratuita dal sole

  • Ridurre la dipendenza dalla rete elettrica

  • Risparmiare sulla bolletta fin dal primo mese

  • Aumentare il valore del tuo immobile

Grazie a soluzioni personalizzate e a installatori di pannelli solari in Brianza altamente qualificati, oggi è possibile realizzare impianti efficienti, sicuri e adatti ad ogni tipo di abitazione o azienda.

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Scopri i vantaggi degli impianti fotovoltaici a Monza e Brianza

Il nostro team Leris lavora ogni giorno sul territorio, offrendo impianti fotovoltaici a Monza e Brianza con un servizio chiavi in mano:
dal sopralluogo tecnico alla progettazione, dall’installazione all’assistenza post-vendita.

Conosciamo le esigenze energetiche locali e sappiamo come intervenire in modo efficace, anche grazie agli incentivi regionali e nazionali oggi disponibili.

Scopri subito quanto puoi risparmiare

Abbiamo creato un calcolatore semplice e gratuito per aiutarti a capire se conviene installare pannelli solari a casa o in azienda.

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Scegliere Leris significa affidarsi a installatori di pannelli solari in Brianza con esperienza pluriennale, Partner Gold Viessmann.

Ogni impianto viene progettato su misura, con pannelli di alta qualità e sistemi di monitoraggio smart, per darti massima efficienza e ritorno dell’investimento.

Se stai valutando di installare impianti fotovoltaici a Monza e Brianza, questo è il momento giusto.
La tecnologia c’è, gli incentivi ci sono, e il sole… non manda mai bollette.

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Front view of photovoltaic panel and battery instalation leaning on the beige white wall with no people renewable energy

Inverter per fotovoltaico: cos’è e a cosa serve

Un inverter per fotovoltaico è un dispositivo elettronico progettato per convertire la corrente continua (CC) prodotta dai pannelli solari fotovoltaici in corrente alternata (CA), utilizzata comunemente nelle nostre case. Tale conversione è necessaria: i pannelli solari generano corrente continua, ma la maggior parte delle applicazioni domestiche e industriali richiedono corrente alternata.

Gli inverter fotovoltaici svolgono quindi un ruolo cruciale nei sistemi di energia solare, poiché consentono l’interfacciamento tra i pannelli solari e la rete elettrica.

Vediamo insieme, nel dettaglio, il loro funzionamento.

Cos’è un inverter fotovoltaico

I pannelli solari non sono l’unico componente da considerare quando si decide di installare un impianto fotovoltaico. Gli inverter svolgono un ruolo altrettanto importante, poiché convertono l’elettricità generata dai pannelli solari in una forma che può essere utilizzata dagli elettrodomestici, dall’illuminazione e dagli altri dispositivi elettronici comunemente presenti in una casa.

La funzione principale degli inverter solari è infatti proprio quella di trasformare la corrente continua in corrente alternata, fungendo così da collegamento tra i pannelli solari e il quadro elettrico di un edificio.

Perché l’inverter è importante

L’inverter solare è un componente fondamentale di ogni sistema di energia solare, proprio per via della sua funzione: prendere la CC generata dai pannelli solari e convertirla in CA così da poter alimentare tutto ciò che necessita di elettricità. Senza un inverter, l’energia raccolta dai pannelli solari non va da nessuna parte.

L’inverter può essere considerato inoltre il cervello di un sistema di energia solare, poiché fornisce una protezione dai guasti a terra e statistiche sulle prestazioni generali: se si verifica un problema col sistema o anche solo con un pannello specifico, è probabile che l’inverter lo riveli.

Infine, gli inverter sono estremamente importanti per l’efficienza di un sistema solare. Quando l’energia si sposta dalle celle solari alla tua casa, parte di essa viene inevitabilmente persa. Un inverter efficiente minimizza le perdite: all’aumentare dell’efficienza, diminuisce il numero di celle necessarie per generare l’energia richiesta, e si riduce così il costo complessivo dell’intero sistema.

Come funziona un inverter fotovoltaico

L’inverter funziona prendendo la corrente continua (CC) in uscita dai pannelli solari, e trasformandola poi in corrente alternata 120 V/240 V (CA). Poiché gli elettrodomestici di casa funzionano con corrente alternata, e non con corrente continua, questa conversione è necessaria per rendere l’energia solare raccolta dai pannelli solari utilizzabile per l’uso quotidiano.

Ma come funziona, di preciso, un inverter? Il sole proietta sui pannelli solari la sua luce, che viene assorbita dagli strati semiconduttori all’interno delle celle solari o fotovoltaiche (i cui strati semiconduttori di silicio cristallino, positivi e negativi, sono collegati tra loro). Questo assorbimento di energia luminosa stimola il movimento degli elettroni, e porta alla generazione della corrente elettrica nota come CC.

L’inverter cattura la corrente continua, la elabora attraverso un trasformatore, e la fornisce all’impianto elettrico come corrente alternata (oppure la immagazzina in una batteria per accumulo, in modo che possa essere utilizzata successivamente).

L’inverter solare, dunque, svolge le seguenti funzioni:

  • converte la corrente continua in corrente alternata;
  • massimizza la potenza erogata, in quanto monitora la tensione del pannello solare per identificare la potenza massima dei moduli;
  • fornisce rapporti sulla produzione di energia, grazie alla tecnologia di cui è dotato (gli inverter di ultima generazione comunicano con le app tramite Wi-Fi, rete Ethernet o Bluetooth);
  • garantisce un funzionamento sicuro del sistema solare, in quanto si spegne in caso di arco voltaico.

Dove si collega l’inverter in un impianto fotovoltaico

L’inverter si collega ai pannelli solari tramite un cavo di collegamento, e alla rete elettrica tramite un dispositivo di protezione (ad esempio, un interruttore differenziale). Il collegamento alla rete elettrica può avvenire in due modi: si parla di connessione in parallelo quando l’inverter fa da collegamento tra i pannelli solari e la rete, e di connessione in serie quando i pannelli vengono collegati a una batteria a sua volta collegata all’inverter e dunque alla rete.

A seconda del modello scelto, l’inverter può essere posizionato:

  • all’esterno, direttamente dietro i pannelli fotovoltaici oppure nelle immediate vicinanze (non deve essere esposto alla luce solare diretta);
  • nel locale caldaia, purché la potenza termica complessiva non superi i 35 kW;
  • in garage, specialmente nelle abitazioni a uno o due piani, in modo che non disti troppo dai pannelli fotovoltaici;
  • nel sottotetto, una soluzione che consente di ridurre il rischio di dispersioni termiche e di contenere i costi di collegamento;
  • in un locale tecnico, ben ventilato e dalla temperatura sempre mite.

Tipologie di inverter

Le tipologie di inverter sono diverse, ciascuna coi suoi pro e i suoi contro.

Inverter di stringa

Gli inverter di stringa gestiscono un gruppo di pannelli solari collegati in serie, chiamato per l’appunto “stringa”. Sono comuni nelle installazioni di piccole e medie dimensioni e sono più economici rispetto ad altre opzioni. Tuttavia, se un pannello in una stringa subisce ombreggiamenti o guasti, può influenzare la produzione di energia di tutta la stringa.

Gli inverter di stringa sono dunque eccellenti per sistemi di energia solare in cui tutti i pannelli sono rivolti nella stessa direzione, su una superficie priva di ostacoli. Sono poco costosi, semplici da installare, si rompono difficilmente e la loro manutenzione è facile. Di contro, non riescono a distinguere quale pannello sta inviando energia. E, poiché tutti i pannelli inviano energia in blocco all’inverter, se un pannello interrompe o rallenta la produzione, l’intero sistema si limita alla massima generazione di energia del pannello più debole. In altre parole, l’intero sistema è meno produttivo se un pannello riceve meno sole degli altri a causa dell’ombra, del manto nevoso o per altri motivi.

Inverter centralizzati

Gli inverter centralizzati sono utilizzati in grandi impianti fotovoltaici, come centrali solari su vasta scala. Gestiscono più stringhe di pannelli solari e offrono maggiore efficienza e controllo rispetto agli inverter di stringa.

Microinverter

I microinverter sono montati direttamente sotto o vicino ai singoli pannelli solari. Ogni pannello ha il suo inverter, il che permette una maggiore flessibilità e ottimizzazione delle prestazioni, specialmente in presenza di ombreggiamenti parziali. Possono essere più costosi da installare, ma offrono un rendimento migliore in determinate condizioni.

I microinverter sono ottimi per sistemi di energia solare in cui non tutti i pannelli sono rivolti nella stessa direzione, per sistemi parzialmente ombreggiati, e per chi ha in programma di ampliare il sistema fotovoltaico un domani. Trasformando immediatamente la potenza CC in CA sul pannello solare, se un pannello o un inverter rallenta la produzione o si guasta, gli altri pannelli e microinverter non ne risentono (ciascuno può continuare a fornire la massima potenza al sistema). Inoltre, inverter di questo tipo non generano molto calore, non necessitano di un raffreddamento meccanico per mantenere un’efficienza energetica ottimale, e durano a lungo. Di contro, sono più costosi degli inverter: ne servono infatti molti, uno per pannello, e la loro manutenzione non è semplicissima.

Inverter ibridi

Gli inverter ibridi possono gestire sia l’energia solare che quella proveniente da altre fonti, come batterie di accumulo o una rete elettrica tradizionale. Sono utilizzati negli impianti che combinano l’energia solare con sistemi di stoccaggio energetico o generatori di backup.

Criteri di selezione di un inverter

Per scegliere il giusto inverter, considera che – tale dispositivo – dovrebbe essere in grado di gestire la potenza massima che il sistema di energia solare può produrre. Se il tuo impianto solare è da 3 kW, avrai bisogno di pannelli da 3 kW e di un inverter solare da 3 kW di dimensioni simili.

Ricorda che, un dimensionamento errato dell’inverter, può portare a inefficienze nel sistema e a bollette elettriche elevate. Per essere sicuro di scegliere la giusta dimensione dell’inverter, segui questa semplice regola: scegli un inverter con una capacità maggiore della capacità totale del pannello solare. Gli inverter tendono infatti a perdere efficienza durante il processo di conversione da CC a CA.

Pensa anche al futuro: se prevedi di espandere il tuo impianto fotovoltaico, considera un inverter più grande di quello richiesto dal tuo impianto attuale, oppure opta per i microinverter. E considera l’efficienza dell’inverter solare. Se il tuo impianto deve essere collegato alla rete, scegli un inverter con un’efficienza minima del 93% – 95%: si tratta di soglie fondamentali per l’utilizzo ottimale della potenza generata dal sistema fotovoltaico.

Manutenzione e durata di un inverter

Sebbene la durata di vita di un inverter solare sia generalmente compresa tra 10 e 15 anni, fattori come una corretta manutenzione e cura, una buona ventilazione e condizioni operative ottimali possono contribuire ad allungarne la durata.

In conclusione, affinché i pannelli fotovoltaici possano essere utilizzati per alimentare la rete elettrica di un edificio, l’inverter è fondamentale. Senza di esso, l’impianto non funziona. Tuttavia, è necessario scegliere il modello giusto. Ecco perché, consultare un professionista, è importante.

Leris è al tuo servizio e ti affianca a 360°, dalla progettazione iniziale dell’impianto, alle pratiche burocratiche, con installazione messa in rete e manutenzione.

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CARPORT: le funzioni e i vantaggi

Un CARPORT fotovoltaico è una copertura (tettoia) per auto sulla cui superficie vengono integrati pannelli solari che producono energia elettrica.

Si tratta di una soluzione sostenibile che consente di risparmiare sui costi energetici…proteggendo al contempo le auto dalle interperie.

Utilità del CARPORT fotovoltaico

Protezione del veicolo:
Il CARPORT è una struttura robusta che offre riparo da sole, pioggia, neve, grandine e altri agenti atmosferici, preservando l’auto, la moto e altri veicoli.

Produzione di energia:
I pannelli fotovoltaici integrati nella struttura del CARPORT convertono la luce solare in energia elettrica, che può essere utilizzata per alimentare la casa o ricaricare un’auto elettrica.

Riduzione dei costi:
L’energia prodotta dal CARPORT riduce significativamente le spese per l’energia elettrica che può anche essere utilizzata per la ricarica di veicoli elettrici, rendendo l’utilizzo del veicolo stesso più conveniente.

Sostenibilità:
Il CARPORT fotovoltaico rappresenta una soluzione ecologica, contribuendo a ridurre l’impronta di carbonio e sfruttando una fonte di energia rinnovabile.

Aumento del valore dell’immobile:
L’installazione di un CARPORT fotovoltaico può aumentare il valore di mercato della proprietà.

Estetica e funzionalità:
I CARPORT sono disponibili in diversi design e materiali, adattandosi a vari stili architettonici e offrendo un’ottima soluzione funzionale per chi ha bisogno di un parcheggio coperto e di un sistema di produzione energetica.

Come scegliere il CARPORT giusto per te

Ci sono molti fattori da considerare nella scelta del tuo CARPORT fotovoltaico, tra cui:

Lo spazio disponibile: assicurati di avere spazio sufficiente per la pensilina e per i veicoli, inclusi i margini di manovra.

Il numero ed il tipo di veicoli da parcheggiare: se hai più auto, scegli un CARPORT più grande. 
Inoltre, se hai un camper o un furgone, assicurati che il CARPORT sia abbastanza alto e ampio.

Il tuo fabbisogno energetico: valuta quanta energia consumi e quanti pannelli solari ti servono per soddisfare le tue esigenze.

L’estetica: scegli un CARPORT di design che si abbini allo stile e all’architettura della tua casa e del giardino.

Il costo: stabilisci un budget, tenendo conto che questa è una scelta che ha sicuramente un ritorno economico sulla tua spesa elettrica.
Ovviamente, il costo dipende da vari fattori, come le dimensioni, il materiale, lo stile, gli optional (illuminazione etc.). 

CARPORT fotovoltaico: occorrono permessi?

In generale, per realizzare un CARPORT fotovoltaico, non sono sempre necessari permessi specifici: rientra tra le opere installabili in edilizia libera trattandosi di arredamenti per esterni facilmente amovibili, che non modificano la destinazione d’uso dello spazio.

Tuttavia, questo dipende dalle dimensioni, dalla tipologia di struttura e dal regolamento edilizio comunale, quindi è consigliabile consultare il Comune per verificare le normative specifiche. 

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Ti offriamo un approccio senza complicazioni e senza stress di iter burocratici.

Iniziamo con un’analisi delle tue richieste e delle tue esigenze, seguita da una valutazione approfondita dei costi per confezionare una proposta su misura per te: il nostro obiettivo è fornirti un CARPORT che massimizzi le prestazioni e che sia anche di design, integrandosi allo stile e all’architettura della tua casa.

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Solar energy panel and light bulb, green energy

Le 10 FAQ sul fotovoltaico

Navigando su internet, ci siamo imbattuti in una serie di quesiti sul tema “impianto fotovoltaico”, notando che spesso emergono all’interno dei forum sull’argomento.
Abbiamo pensato di facilitarvi la vita e prendendo spunto da queste domande, abbiamo dato una risposta.
Questo articolo che vuole essere uno strumento di aiuto e dare un riscontro in modo (più o meno) esaustivo alle 10 FAQ sul fotovoltaico.

1: In modo semplice e veloce, cos’è un impianto fotovoltaico?

L’impianto fotovoltaico è una tecnologia ecosostenibile (uno dei migliori sistemi di produzione energetica “green”) che consente di trasformare i raggi del sole in elettricità non generando nessun tipo di inquinamento. Si tratta dunque di una soluzione ad impatto zero.

2: Come faccio a calcolare la potenza di cui avrò bisogno?

A calcolare l’impianto migliore per la tua abitazione ci pensa il professionista a cui ti sei affidato, per questo è importante affidarsi ad aziende serie e competenti in grado di studiare per te un progetto reale che corrisponde esattamente alla tua necessità.
Sinteticamente, per capire di quanti kWp (Chilowatt di picco: nel solare fotovoltaico rappresentano la massima potenza che i pannelli fotovoltaici possono raggiungere) deve essere il vostro impianto, bisogna capire il fabbisogno energetico e le abitudini di consumo. Questo dato si può estrapolare dalle bollette elettriche, dove è indicato il consumo annuo.

Altri fattori importanti di cui tenere conto quando si progetta l’impianto, sono la posizione geografica di residenza, l’esposizione del tetto, il tipo di tetto/lo spazio disponibile ed infine la percentuale di autoconsumo ipotizzata.

Leris eseguirà per te il calcolo dell’impianto fotovoltaico necessario, per trovare il sistema più adatto alle tue esigenze di risparmio. 

3: Si può installare un impianto fotovoltaico in condominio?

La risposta è si. L’installazione di pannelli fotovoltaici su superfici comuni di un condominio, come il tetto, destinati al servizio di singole unità abitative, può avvenire senza la necessità di una preventiva autorizzazione dell’assemblea condominiale, a meno che non siano necessarie modifiche alle parti comuni.
Questo è stato chiarito dalla Cassazione con l’ordinanza n. 1337/23 depositata il 17 gennaio 2023.
Tuttavia, se l’intervento comporta modifiche alle parti comuni, l’interessato deve comunicarlo all’amministratore. L’assemblea può fornire indicazioni o cautele, ma non può negare l’installazione se non sono necessarie modifiche alle parti comuni.

4: Quali sono i principali vantaggi di un impianto fotovoltaico?

Velocemente, solo alcuni degli innumerevoli vantaggi dell’installazione di un impianto fotovoltaico:

Risparmio economico: riduzione significativa delle bollette dell’energia elettrica. Grazie all’energia prodotta dai pannelli solari, puoi auto-consumare l’elettricità generata durante il giorno, riducendo la quantità di energia che devi acquistare dalla rete. Inoltre, è possibile immettere in rete e dunque rivendere l’energia generata in surplus.

Valorizzazione dell’immobile: un’abitazione singola, un’azienda o anche un condominio dotato di un impianto fotovoltaico moderno e efficiente può aumentare il suo valore immobiliare. Nel caso del condominio, ad esempio, rende le singole unità abitative più attraenti sul mercato.

Impatto ambientale: oltre ai vantaggi economici, un impianto fotovoltaico contribuisce in modo significativo alla riduzione delle emissioni di CO2. Si tratta di un impegno verso la sostenibilità e la tutela dell’ambiente.

Autonomia energetica: In caso di blackout o problemi alla rete elettrica, un’abitazione/condominio/azienda dotato di un impianto fotovoltaico (specialmente se abbinato a sistemi di accumulo) può garantire una maggiore autonomia energetica, riducendo la dipendenza dalla rete elettrica tradizionale.

5: Quali sono i principali svantaggi di un impianto fotovoltaico?

I principali svantaggi dell’energia solare sono l’investimento iniziale (che tuttavia viene ammortizzato in tempi abbastanza rapidi: nell’analisi che ti forniremo, il tempo di rientro dell’investimento sarà evidenziato) e la dipendenza dalle condizioni meteorologiche.

6: Quindi l’impianto non funziona se è nuvoloso o piove?

Sebbene condizioni meteorologiche di cielo sereno siano preferibili, le celle fotovoltaiche di ultima generazione possono produrre elettricità anche nelle giornate nuvolose

7: Se si verifica un black-out, l’impianto funziona?

In casi di black-out, per motivi di sicurezza l’impianto viene immediatamente e automaticamente distaccato per permettere agli operatori di intervenire in piena sicurezza. Tale situazione è regolata dalle norme di legge e direttiva ENEL DK 5940 che dispongono il distacco immediato ed automatico del sistema fotovoltaico per evitare incidenti durante la manutenzione.

8: Bisogna fare manutenzione?

La manutenzione dell’impianto fotovoltaico è fondamentale per evitare che i pannelli possano perdere la loro efficienza.

Esiste la manutenzione ordinaria e quella straordinaria. Per praticità vi rimandiamo al nostro articolo blog.

9: L’impianto va assicurato?

L’assicurazione non è obbligatoria. È una scelta riservata al committente che può decidere di stipulare un’assicurazione dai danni diretti degli agenti atmosferici (grandine, trombe d’aria etc.), danni diretti provocati dall’uomo (ad es. atti vandalici o dolosi, terroristici, furto); e dai danni indiretti che determinano la mancata produzione di energia elettrica.

10: Le bollette elettriche arriveranno ancora?

Le bollette elettriche arriveranno come al solito, alleggerite per l’autoconsumo dell’energia elettrica prodotta dal vostro impianto.

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Ancora dubbi? Chiamaci o scrivici! Calcoleremo per te quanto puoi risparmiare con un impianto fotovoltaico.
Scegliere la nostra azienda significa investire in un partner affidabile, impegnato a fornire soluzioni di eccellenza e a costruire un futuro più sostenibile insieme a te.

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lightbulb graphic with solar panel

Bonus Fotovoltaico 2025: novità e scadenze per le abitazioni

L’installazione di un impianto fotovoltaico come soluzione di energia rinnovabile sta prendendo sempre più piede in Italia, grazie anche all’introduzione di agevolazioni molto convenienti.

Nel corso di questi ultimi anni, infatti, numerosi sono stati gli interventi legislativi volti a introdurre nuovi aiuti economici per fronteggiare tra le altre cose la crisi economica, adottando anche nuove misure per il rilancio del mercato immobiliare italiano oltre che ad incentivare il passaggio all’energia green e sostenibile.

L’intervento più famoso tra tutti è il cosiddetto Superbonus, l’agevolazione fiscale disciplinata dall’articolo 119 del decreto legge n. 34/2020 (decreto Rilancio), che consiste in una detrazione del 110% delle spese sostenute a partire dal 1 luglio 2020 per la realizzazione di specifici interventi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici. Il Superbonus ha visto una riduzione notevole del suo ambito applicativo e la sua applicazione è ora limitata a determinati soggetti (i condomini, i mini-condomini, le Onlus, le AdV, le ApS), con aliquota ridotta (si è passati nel corso degli anni dal 110%, al 90%, al 70% e per il 2025 al 65%).

Oltre al Superbonus, nel 2025 l’installazione di nuovi pannelli fotovoltaici rientra nel più ampio Bonus Casa e comprende interventi relativi alla realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con
particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia.

In questo articolo, tutti i bonus 2025 introdotti dal governo per incentivare l’efficientamento energetico degli edifici.

Fonti:

https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/superbonus-110%25

Consiglio Nazionale Del Notariato, Immobili e Bonus Fiscali 2025, Guida pratica su immobili e detrazioni fiscali.

2025: potrebbe essere l’ultima occasione per ridurre significativamente i costi energetici

Con il calo degli incentivi previsto nei prossimi anni, il 2025 potrebbe essere l’anno decisivo per approfittare delle detrazioni fiscali al 50% per l’installazione di impianti fotovoltaici.

Il bonus fotovoltaico consente una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute per l’installazione di impianti fotovoltaici. Questo incentivo è valido fino al 31 dicembre 2025, ed è distribuito su dieci anni. La detrazione si applica su una spesa massima di 96.000 euro per impianti fotovoltaici fino a 20 kW.

Per chi desidera approfittare del massimo beneficio fiscale, il 2025 è l’anno ideale per procedere con l’installazione: dal 1° gennaio 2026, infatti, la detrazione passerà al 36%, e nel periodo 2028-2033 scenderà ulteriormente al 30%. Solo a partire dal 2034 la detrazione tornerà al 36%.

Bonus fotovoltaico per seconde case e imprese

Dal 2025, la detrazione per le seconde case sarà ridotta al 36%, con un limite di spesa di 48.000 euro.

Le imprese, invece, possono beneficiare di agevolazioni specifiche, tra cui il credito d’imposta del 50% per l’installazione di impianti fotovoltaici, che le aiuta a ridurre i costi operativi e promuovere la sostenibilità.

Altri Bonus validi nel 2025

Nell’anno in corso, oltre al bonus fotovoltaico 50%, c’è la possibilità di accedere anche a:

  • Ritiro Dedicato / Scambio sul Posto: offre la possibilità di vendere l’eccesso di energia non autoconsumata al GSE, con una compensazione specifica per ogni kWh immesso in rete. Questa opzione rimane valida finché l’impianto fotovoltaico è in funzione, assicurando un guadagno costante dal surplus energetico.
  • IVA agevolata al 10%: per l’installazione di impianti fotovoltaici, l’aliquota IVA è ridotta al 10% per le abitazioni esistenti e al 4% per le prime case. Questa agevolazione si applica a tutti i componenti dell’impianto e le fasi di progettazione, inclusi pannelli, inverter, batterie di accumulo e servizi correlati.
  • Comunità Energetiche Rinnovabili (CER): a tal proposito ti invitiamo a leggere il nostro articolo blog qui, che parla approfonditamente delle CER.
    In questa sede ci limitiamo a dire che l’agevolazione permette ai privati con un impianto fotovoltaico di risparmiare sull’energia autoconsumata e guadagnare cedendo il surplus, con una detrazione fiscale del 50% e incentivi fino a 130 €/MWh.

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Inoltre, ci occupiamo di tutte le pratiche burocratiche, dalla presentazione della documentazione necessaria per ottenere i bonus fino alla gestione delle comunicazioni per l’Agenzia delle Entrate

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Fotovoltaico: noleggio operativo e leasing operativo

A livello aziendale, il Noleggio Operativo ed il Leasing Operativo sono entrambe forme di locazione che consentono di utilizzare un bene senza acquistarlo. 

Stiamo parlando dell’installazione di un impianto fotovoltaico aziendale quindi di impianti di medie/grandi dimensioni che vengono installati come soluzione innovativa e conveniente per le aziende che desiderano ridurre i costi energetici e promuovere la sostenibilità ambientale. 

Non tutte, però, possono permettersi di sostenere i costi iniziali previsti per l’acquisto e l’installazione di un impianto, soprattutto se questo investimento è affiancato da altri.

In questo caso la formula del noleggio operativo di un impianto fotovoltaico può essere la soluzione più semplice e vantaggiosa per le imprese: si può beneficiare immediatamente del bene (in questo caso, dell’impianto), senza dover sostenere i costi di acquisto iniziali (solo una minima percentuale in acconto) dietro pagamento di un canone periodico fisso corrisposto alla società di noleggio, che tuttavia rimane la proprietaria del bene. Il contratto implica anche l’affitto di tutti i componenti dell’impianto fotovoltaico (pannelli, inverter e sistemi di accumulo) senza alcun obbligo di acquisto futuro e anche tutti i servizi legati a manutenzione, controllo e gestione.

Al termine del contratto di noleggio, l’azienda può recedere dal contratto e restituire l’impianto, liberandosi così da ogni obbligo. In alternativa, l’azienda può decidere di prolungare il periodo di noleggio, continuando a pagare una rata mensile. 

Di seguito un breve recap:

Noleggio operativo

  • È una prestazione commerciale che prevede il pagamento di un canone periodico.
  • È flessibile e competitivo.
  • Può includere servizi accessori come manutenzione, assicurazione, consegna e installazione.
  • È possibile sostituire il bene o recedere dal contratto.
  • È noto anche come noleggio a lungo termine.
Il noleggio operativo offre quindi l’equilibrio perfetto tra risparmio immediato e sostenibilità finanziaria, rendendolo ideale per le aziende che vogliono innovare con responsabilità economica e ambientale​​.

Leasing operativo

Per quanto riguarda il leasing, invece, è un contratto in cui una parte (concedente) concede ad un’altra (utilizzatore) – per un periodo di tempo prefissato e ad un corrispettivo periodico – il godimento di un bene acquistato dalla concedente su indicazione e scelta dell’utilizzatore con facoltà, per quest’ultimo, di acquistare la proprietà del bene alla scadenza del contratto contro il versamento di un prezzo prestabilito.

  • La Società di Leasing (Concedente) acquista materialmente il bene (Cespite), lo cede in locazione e paga il Fornitore conservandone la proprietà nel corso del contratto e sino al momento della vendita finale;
  • Leris vende il cespite scelto dall’Utilizzatore alla Società di Leasing;
  • Il soggetto che utilizza il cespite (Utilizzatore) paga i canoni.

Chi può accedere al Leasing:

  • Professionisti;
  • Artigiani;
  • Piccole Medie Imprese (Società di Capitali e Società di Persone);
  • Grandi Imprese;
  • Pubblica Amministrazione.

In sintesi:

  • È un contratto che prevede il pagamento di un canone periodico.
  • È un accordo bilaterale tra l’azienda produttrice e l’utilizzatore.
  • È noto anche come “leasing di godimento”.
  • È una soluzione commerciale sempre più popolare tra le aziende.

Ecco i vantaggi del leasing:

  • Si adatta alle diverse esigenze del cliente (molteplici combinazioni sono possibili tra durata del contratto, periodicità e importo dei canoni, valore di riscatto del bene).
  • Presenta tempi rapidi di istruttoria.
  • Consente il finanziamento dell’intero costo del bene e il frazionamento dell’IVA lungo tutta la durata contrattuale.
  • È l’utilizzatore stesso a scegliere il bene ed il fornitore del bene stesso.
  • Permette la costruzione di piani di pagamento correlati alle “entrate” previste.
  • Il leasing non prevede il rilascio di garanzie ipotecarie.
  • Consente l’immediato uso del bene senza gravoso esborso iniziale: inizi a risparmiare da subito grazie all’energia prodotta dal tuo impianto fotovoltaico.
  • Mantiene la disponibilità di ulteriori linee di credito.
  • Dà accesso a incentivi e contributi pubblici previsti da leggi agevolative.
  • Deducibilità dei canoni di leasing e detraibilità IVA (con le regole ed entro i limiti stabiliti).
  • Nel canone del leasing è compreso tutto:

    • sopralluogo;
    • progetto;
    • installazione;
    • burocrazia a nostro carico;
    • installazione del sistema di monitoraggio dell’impianto.

Le differenze tra noleggio operativo e leasing finanziario sono: 

  • Il noleggio operativo ha come scopo il semplice utilizzo del bene, mentre il leasing l’acquisto;
  • Il noleggio operativo non è soggetto a vincoli di durata, il leasing sì;
  • Nel leasing è possibile acquistare il bene al termine del contratto, nel noleggio operativo no.

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Revamping dell’impianto fotovoltaico: cos’è? Quando si fa? Come funziona?

installatori pannelli solari Brianza

Con il termine revamping fotovoltaico si intende il rinnovamento o ammodernamento di un impianto fotovoltaico già esistente, al fine di ripristinarne la piena efficacia e l’efficienza energetica.

Questa pratica comprende una serie di interventi tecnici e tecnologici che possono riguardare sia i componenti hardware, come i pannelli solari e gli inverter, sia i software di monitoraggio e controllo dell’impianto.

Tra le principali attività di revamping fotovoltaico vi sono la sostituzione dei pannelli solari danneggiati o obsoleti, l’ottimizzazione dell’orientamento e dell’inclinazione dei pannelli per massimizzare l’assorbimento della luce solare, l’upgrade degli inverter per migliorare l’efficienza nella conversione dell’energia e l’implementazione di sistemi di monitoraggio avanzati per una gestione più efficace dell’impianto.

Mediante una corretta implementazione del revamping fotovoltaico, i privati e le aziende possono garantire una produzione energetica affidabile, efficiente e sostenibile, mantenendo alte performance di competitività e sostenibilità nel panorama dell’energia solare.

Sintetizzando, l’obiettivo principale del revamping è quello di prolungare la vita utile dell’impianto e aumentarne l’efficienza energetica, massimizzando così il ritorno sull’investimento.

Lato finanziario: benefici economici del revamping

Si tratta di un investimento vantaggioso? Assolutamente sì:  migliorando l’efficienza dell’impianto, si aumenta la quantità di energia prodotta e si ottiene il risparmio sui costi energetici che è certamente il vantaggio principale, perché la maggior parte dell’energia prodotta viene utilizzata direttamente all’interno della casa/azienda, garantendo un notevole risparmio economico sulla bolletta elettrica.
Nel lungo termine, il costo dell’investimento dell’impianto viene ammortizzato e si può ottenere una maggiore autonomia economica.
Infatti, gli impianti fotovoltaici domestici/industriali sono un investimento a lungo termine, perché una volta che l’impianto è stato pagato, si può godere dell’energia prodotta senza alcun costo.

Non bisogna inoltre dimenticare che un impianto fotovoltaico consente di diventare indipendenti dalla rete elettrica nazionale. Essere indipendenti dal mercato dell’energia elettrica significa non subire le variazioni dei prezzi e non essere soggetti a interruzioni di servizio in caso di blackout o altri problemi del sistema energetico.
Quindi: autosufficienza energetica anche in caso di interruzioni della fornitura di energia.

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Batterie di accumulo fotovoltaico, guida completa

Batterie accumulo fotovoltaico

Caratteristiche delle batterie per l’accumulo energetico fotovoltaico

In un impianto fotovoltaico, le batterie di accumulo sono deputate alla gestione efficiente dell’energia elettrica: si tratta, di fatto, di un componente che gioca un ruolo imprescindibile sia in termini di funzionamento sia a livello di prestazioni, oltre che di autonomia, in quanto assicura l’immagazzinamento dell’energia nel momento in cui i consumi elettrici si dimostrano più bassi della produzione.

Affinché la resa sia ai massimi livelli, le batterie di accumulo fotovoltaico devono presentare idealmente le suddette caratteristiche tecniche:

Efficienza: alta efficienza in termini di rapporto che intercorre fra l’energia fornita e quella immagazzinata. Batterie performanti di questa tipologia di impianto sono quelle che permettono di stoccare l’energia generata e non consumata in tempo reale.

Resistenza alle escursioni termiche: fondamentale per evitare la compromissione delle batterie.

Durata: Una batteria di buona qualità dovrebbe avere una lunga vita utile, il che significa che può resistere a molti cicli di carica e scarica senza perdere la sua capacità di immagazzinamento.

Compatibilità: La batteria dovrebbe essere compatibile con il sistema fotovoltaico esistente, inclusi gli inverter e i pannelli solari.

Sicurezza: Le batterie dovrebbero avere misure di sicurezza incorporate per prevenire surriscaldamenti, cortocircuiti o altri problemi che potrebbero causare danni o incendi.

Manutenzione: interventi tecnici ridotti ai minimi termini.

Conoscere a fondo quali sono le reali potenzialità delle batterie di accumulo fotovoltaico si conferma aspetto decisivo quando occorre sfruttare l’energia solare. Bisogna sempre tenere presente che l’energia accumulata nelle batterie può essere utilizzata praticamente in ogni momento, come ad esempio nel corso della notte, dove l’irradiazione solare è nulla.

Come dimensionare la batteria di un impianto fotovoltaico

Dimensionare correttamente la batteria di un impianto fotovoltaico è un passaggio fondamentale per garantire un’efficienza energetica ottimale. I seguenti passaggi ti guideranno nel processo di dimensionamento:

  1. Calcola il tuo consumo energetico giornaliero: Il primo passo per dimensionare la batteria del tuo impianto fotovoltaico è calcolare il tuo consumo energetico quotidiano. Questo può essere fatto sommando la potenza di tutti i dispositivi elettronici che utilizzi e moltiplicando per le ore in cui sono in funzione ogni giorno. Il risultato sarà in kilowattora (kWh) al giorno.
  2. Stima il numero di giorni di autonomia: Il numero di giorni di autonomia rappresenta il numero di giorni che desideri che la tua batteria possa fornire energia in caso di mancanza di produzione solare. Questo è particolarmente importante nelle stagioni in cui la luce solare è scarsa o in caso di interruzioni prolungate della rete.
  3. Calcola la capacità della batteria: Una volta che hai calcolato il tuo consumo energetico quotidiano e stimato il numero di giorni di autonomia, puoi calcolare la capacità della batteria moltiplicando i due numeri. Ad esempio, se il tuo consumo energetico quotidiano è di 5 kWh e desideri 3 giorni di autonomia, avrai bisogno di una batteria con una capacità di 15 kWh.
  4. Considera il tasso di scarica e l’efficienza della batteria: Le batterie non dovrebbero mai essere scaricate completamente. Di solito, il tasso di scarica sicuro è del 50% per le batterie al piombo-acido e dell’80% per le batterie al litio. Inoltre, devi prendere in considerazione l’efficienza della batteria. Se la tua batteria ha un’efficienza del 90%, devi dividerla per 0.9 per ottenere la capacità effettiva necessaria.
  5. Prevedi l’espansione futura: Se prevedi di aumentare il tuo consumo di energia in futuro o di aggiungere più pannelli solari, dovresti prevedere una batteria con una capacità maggiore per far fronte a queste eventualità.

Ricorda, però, che è sempre una buona idea contattarci per maggiori informazioni prima di prendere decisioni definitive sul dimensionamento delle batterie del tuo impianto fotovoltaico.

Tipologie di batterie accumulo fotovoltaico

Le batterie per il fotovoltaico, utilizzate per l’accumulo di energia, possono essere di due tipi: monodirezionali o bidirezionali. Le batterie monodirezionali vengono caricate esclusivamente attraverso l’energia generata dai pannelli fotovoltaici, mentre le batterie bidirezionali possono essere caricate sia dall’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici sia, se necessario, dalla rete elettrica.

Oltre a questo, bisogna dire che esistono diversi tipi di tecnologia di batteria, tra cui il piombo-acido, il litio-ionico, e il sale di zolfo. Ognuna ha i suoi pro e contro in termini di capacità, efficienza, durata e costo.

Batterie al litio-ionico: Queste batterie sono attualmente le più utilizzate nei sistemi fotovoltaici grazie alla loro alta efficienza, lunga durata e tassi di scarica elevati (fino all’80-90%). Hanno anche il vantaggio di non richiedere praticamente alcuna manutenzione. Tuttavia, il costo iniziale delle batterie al litio-ionico è più elevato rispetto a quello delle batterie al piombo-acido.

Batterie al piombo-acido: meno utilizzate ma sempre presenti sul mercato per via della loro affidabilità e del costo relativamente basso. Le batterie al piombo-acido generalmente hanno una durata più breve rispetto ad altre tecnologie e un basso tasso di scarica (50%), che significa che solo la metà della loro capacità può essere utilizzata.

Batterie al sale di zolfo: queste batterie vengono realizzate con una tecnologia relativamente nuova per l’immagazzinamento di energia. Offrono una densità energetica molto alta (il che significa che possono immagazzinare molta energia in un piccolo spazio) e possono sopportare un grande numero di cicli di carica e scarica. Funzionano a temperature molto elevate (circa 300-350 gradi Celsius), il che potrebbe non essere ideale in alcuni ambienti. Inoltre possono essere più costose rispetto alle altre opzioni.

Ogni tipologia di batteria ha i suoi pro e contro, quindi la scelta della batteria giusta dipenderà dalle tue esigenze specifiche, dal tuo budget e dalle condizioni ambientali in cui verrà installata la batteria.

I prezzi medi delle batterie per il fotovoltaico

Il prezzo delle batterie per l’accumulo dell’energia fotovoltaica è influenzato da diversi fattori. Innanzitutto, la tecnologia utilizzata gioca un ruolo cruciale: le batterie agli ioni di litio, ad esempio, tendono a costare più del doppio rispetto alle più datate batterie al piombo-acido.

Un aumento dell’efficienza energetica della batteria può comportare un incremento proporzionale del costo. Allo stesso modo, anche la qualità delle celle dei moduli della batteria, la profondità di carica consentita, la temperatura operativa ottimale e la presenza di funzionalità avanzate possono influenzare il prezzo finale.

Ad esempio, se le batterie sono dotate di sistemi SMART che permettono una gestione a distanza, il costo iniziale di investimento potrebbe essere più elevato.

In media, considerando un servizio chiavi in mano, il prezzo delle batterie agli ioni di litio per l’accumulo dell’energia fotovoltaica si situa tra i 900 e i 1200 euro per kilowattora (kWh). Ricorda, però, che questi valori sono solo indicativi e possono variare in base a molteplici fattori.

Quanto durano le batterie di accumulo per fotovoltaico?

Le batterie agli ioni di litio dominano attualmente il mercato dell’accumulo di energia fotovoltaica. Rispetto ai modelli più vecchi, questi dispositivi offrono una durata che può essere più del doppio e vantano tempi di ricarica notevolmente ridotti. In termini di funzionalità, non sono molto diversi dalle batterie che alimentano gli smartphone di ultima generazione.

La durata di queste batterie è strettamente correlata al numero di cicli di carica e scarica. Più cicli di carica e scarica una batteria deve sopportare, minore sarà la sua autonomia effettiva nel tempo.

La maggior parte dei produttori offre una garanzia di durata di 7 anni. I cicli di carica e scarica medi di una batteria sono circa 10.000. Se utilizzate correttamente, non è irragionevole aspettarsi che queste batterie possano durare oltre 15 anni, un periodo di tempo significativo per un dispositivo di accumulo di energia.

Meglio batteria di accumulo o scambio sul posto?

L’accumulo di energia rappresenta una scelta spesso preferibile rispetto allo scambio sul posto, in quanto consente di immagazzinare l’energia prodotta ma non immediatamente consumata, attraverso l’uso di apposite batterie. Quando l’impianto fotovoltaico non è in funzione, il fabbisogno elettrico dell’abitazione può essere coperto utilizzando l’energia accumulata, eliminando così la necessità di attingere dalla rete elettrica.

Il vantaggio di un sistema di accumulo risiede principalmente nel risparmio economico: attingere energia dalla rete ha infatti un costo superiore rispetto all’utilizzo dell’energia autoprodotta e immagazzinata. Inoltre, l’accumulo consente una maggiore protezione contro le possibili fluttuazioni dei prezzi, tipiche dello scambio sul posto.

Mentre con lo scambio sul posto i benefici economici vengono percepiti annualmente attraverso un contributo, con un sistema di accumulo i vantaggi in termini di risparmio energetico e quindi economico si manifestano quasi immediatamente. Questo rende l’accumulo un’opzione molto attraente per la gestione dell’energia prodotta da un impianto fotovoltaico.

La batteria non tiene più la carica, cause e soluzioni

Non c’è dubbio che la qualità dell’installazione svolga un ruolo fondamentale per il funzionamento efficace delle batterie di accumulo per impianti fotovoltaici. Questo include la scelta del luogo appropriato per l’installazione del sistema di batterie, così come la corretta configurazione dell’interazione tra il sistema di accumulo, la rete elettrica domestica e l’impianto fotovoltaico.

Diversi problemi possono compromettere il funzionamento del sistema di accumulo. Ad esempio, un’esposizione prolungata a temperature estreme, sia troppo alte che troppo basse, può causare malfunzionamenti elettrici, compresi problemi con l’inverter. Questi problemi possono rendere il sistema di accumulo inaffidabile nel tempo.

Un altro aspetto importante da tenere in considerazione è il numero di cicli di carica della batteria. Se superato il limite consigliato dal produttore, la batteria potrebbe non garantire più un’efficienza energetica ottimale e potrebbe quindi necessitare di essere sostituita.

In tali situazioni, è fortemente sconsigliato cercare di risolvere i problemi da soli. Piuttosto, è importante affidarsi a un professionista del settore, che è in grado di identificare la causa del problema e di fornire le soluzioni più adeguate.

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Energy saving concept with solar panels and a piggy bank with fifty euro

Impianto fotovoltaico: un investimento nel presente e per le generazioni future

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Il Piano 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, lo strumento con il quale ogni Stato europeo stabilisce i propri contributi agli obiettivi al 2030 sull’efficienza energetica e sulle fonti rinnovabili (decarbonizzazione, efficienza e sicurezza energetica etc.) stabilisce che per raggiungere gli obiettivi climatici fissati è necessario triplicare le rinnovabili (per maggiori info consultare https://energiaclima2030.mise.gov.it/index.php/il-piano/obiettivi).

Per un’azienda e per un privato, investire oggi nel fotovoltaico significa scommettere sul futuro, innanzitutto perché è una delle tecnologie più convenienti e affidabili che le aziende hanno a disposizione per generare energia pulita ed efficiente on site.
Il tutto a fronte anche degli incentivi introdotti dallo Stato e dall’Unione Europea.

Tuttavia, sono molte le domande e i dubbi legati all’installazione di un impianto fotovoltaico, soprattutto riguardanti la parte economica: il costo e l’ammortamento negli anni dell’investimento.
In quest’articolo analizzeremo l’investimento da vicino, rispondendo ai quesiti più gettonati in ambito economico.

Lato finanziario: investire nel fotovoltaico è conveniente?

Assolutamente sì: il risparmio sui costi energetici è certamente il vantaggio principale, perché la maggior parte dell’energia prodotta viene utilizzata direttamente all’interno della casa/azienda, garantendo un notevole risparmio economico sulla bolletta elettrica.
Nel lungo termine, il costo dell’investimento dell’impianto viene ammortizzato e si può ottenere una maggiore autonomia economica.
Infatti, gli impianti fotovoltaici domestici/industriali sono un investimento a lungo termine, perché una volta che l’impianto è stato pagato, si può godere dell’energia prodotta senza alcun costo.

Non bisogna inoltre dimenticare che un impianto fotovoltaico consente di diventare indipendenti dalla rete elettrica nazionale. Essere indipendenti dal mercato dell’energia elettrica significa non subire le variazioni dei prezzi e non essere soggetti a interruzioni di servizio in caso di blackout o altri problemi del sistema energetico.
Quindi: autosufficienza energetica anche in caso di interruzioni della fornitura di energia.

Qual è il risparmio che posso ottenere installando un impianto fotovoltaico?

In realtà è difficile calcolare il vantaggio economico di un impianto fotovoltaico: bisogna considerare numerosi fattori e l’analisi andrebbe effettuata per ogni specifico progetto.

Sicuramente, bisogna considerare l’ammortamento dell’investimento: l’installazione di un impianto fotovoltaico richiede un investimento iniziale che si ammortizza nel tempo, di solito nel giro di pochi anni. Tutto dipende, chiaramente, dalla potenza dell’impianto installato e dai consumi. Dopo essere riusciti a rientrare nell’investimento, aumenta anche il risparmio.

Inoltre, fattore importante, è la differenza tra un impianto con accumulo (con batteria) ed un impianto senza accumulo. Se si aggiunge un sistema di accumulo al proprio impianto fotovoltaico, sarà possibile anche immagazzinare parte dell’energia che viene prodotta ma non consumata immediatamente.

In questo modo è possibile aumentare la propria percentuale di autoconsumo, (si sfrutta in maniera più efficiente l’energia prodotta dai pannelli) ed è un beneficio tangibile in quanto è finanziariamente più vantaggioso utilizzare direttamente l’elettricità generata dal fotovoltaico per i propri consumi anziché versarla alla rete.

Per rendere il discorso più semplice, di seguito un esempio numeri alla mano.

Esempio pratico: risparmio con il fotovoltaico con accumulo*

* stime approssimative: i consumi energetici possono variare in base alle abitudini di consumo e anche alle condizioni climatiche

Supponiamo che il soggetto abbia installato un impianto fotovoltaico da 3kWp con un accumulo da 5kWh.
Supponiamo anche che paghi 22 centesimi/€ ogni kWh
Dal contatore posso vedere che in un anno il soggetto produce e consuma immediatamente 1200 dei kWh prodotti annualmente dall’impianto, immesso 500kWh e prodotto 2500kWh.

Ha autoconsumato dall’impianto 2500kWh – 500kWh = 2000kWh.

Il consumo totale è 2000kWh (autoconsumo) + 1200kWh (prelievo dalla rete) = 3200kWh.

I 2000kWh autoconsumati non li ha pagati, risparmiando circa € 440,00 (2000kWh x 0,22€/kWh).

Essendoci un sistema di accumulo, sarà possibile anche immagazzinare parte dell’energia prodotta ma non consumata immediatamente. Di conseguenza, aumenta la percentuale di autoconsumo.

Questo è un beneficio tangibile: è economicamente più vantaggioso utilizzare direttamente l’elettricità generata dal fotovoltaico per i propri consumi anziché versarla alla rete e ricevere remunerazione dal GSE.
Il rimborso del GSE (Gestore Servizi Energetici, in altre parole lo Stato) copre infatti solo una minima percentuale dei costi associati all’energia elettrica poiché rappresenta l’eccedenza di energia.

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Impianto fotovoltaico e vincolo paesaggistico

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Cresce l’interesse verso le fonti di energia rinnovabile (è in crescita record, il rapporto Renewable Capacity Statistics 2024 pubblicato a marzo dall’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA), mostra che il 2023 segnerà un nuovo record nella diffusione delle rinnovabili nel settore energetico, raggiungendo una capacità totale di 3870 GW a livello globale), un’energia pulita che non arreca danni all’ambiente né rilascia CO2 in atmosfera, oltre ad essere inesauribile e quindi sempre disponibile in natura. Senza dimenticare il notevole risparmio in termini economici.

Non sorprende dunque se, in particolare guardando al fotovoltaico, c’è una sorta di corsa ad installare il proprio impianto sull’abitazione o capannone.

Il DPR n.380 del 2001 disciplina gli interventi di edilizia libera facendovi rientrare anche la realizzazione degli impianti fotovoltaici.

Tuttavia, nei contesti con vincoli storici e paesaggistici sono necessari particolari permessi.

Cosa si intende per vincolo paesaggistico?

Il vincolo paesaggistico è uno strumento di tutela imposta su terreni o proprietà con valori storici, ambientali o culturali significativi.
L’obiettivo è preservare tali territori regolando la realizzazione di infrastrutture ed opere edilizie/urbanistiche che possano deturpare l’ambiente diminuendo il suo valore estetico.
Questo concetto è stato istituito con la Legge n. 431 del 4 agosto 1985, (Legge Galasso), la quale ha introdotto una serie di misure di salvaguardia per i beni paesaggistici e ambientali che comprendono “proprietà e aree caratterizzate da particolare valore artistico, storico, archeologico, etnoantropologico, archivistico e bibliografico che conferiscono loro un rilevante interesse pubblico.”
Dunque, per apportare modifiche ad un immobile soggetto a protezione paesaggistica, è necessaria un’autorizzazione specifica, regolamentata dal Codice dei Beni Culturali.
Questa autorizzazione agisce come un nullaosta, ovvero un permesso indispensabile per procedere con i lavori di installazione.

Verificare se ci sono vincoli paesaggistici è necessario

Vista la delicatezza della questione, prima di procedere all’installazione degli impianti fotovoltaici in edifici soggetti a vincoli o ubicati nei centri storici è buona norma consultare ed affidarsi ad un professionista che vi seguirà passo passo nella vostra svolta all’energia rinnovabile.

Leris è a tua disposizione e realizza il tuo impianto fotovoltaico “chiavi in mano”.

Senza pensieri, ci occupiamo di tutto noi:
studio di fattibilità,
progettazione,
gestione pratiche burocratiche,
installazione,
messa in esercizio dell’impianto.

La realizzazione di impianti fotovoltaici in zone soggette a vincoli rappresenta una sfida complessa, ma non impossibile: i permessi sono necessari in caso di installazione del fotovoltaico con vincolo paesaggistico e sono da richiedere al Comune o alla Regione, il quale gira la domanda alla Soprintendenza che esprime entro 45 giorni un parere obbligatorio e vincolante. Successivamente l’eventuale permesso viene rilasciato da parte dell’amministrazione.

Il processo non ha una durata precisa, tuttavia può superare facilmente i 100 giorni di durata.

Chi trasgredisce alle regole sul vincolo paesaggistico potrebbe incorrere in un illecito paesaggistico, quindi essere condannato al pagamento di sanzioni salate, oltre a dover rimuovere i pannelli a sue spese.

Tra le novità entrate in vigore sul fotovoltaico ci sono alcuni interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica, sia in caso di immobili vincolati che di edifici situati in centro storico:
• ossia un impianto inserito perfettamente nella struttura edilizia esistente: gli elementi fotovoltaici fungono pertanto da copertura del tetto e, in quanto parte integrante del manto, proteggono il tetto dagli agenti atmosferici, proprio come le tegole tradizionali.

invisibilità dell’impianto dai punti panoramici e dalle zone pubbliche esterne;

• copertura realizzata con materiali che rispettano la tradizione locale (ad esempio i tetti con le tegole).

Detto ciò, ribadiamo quanto sia importante affidarsi ad un professionista serio ed affidabile, anche e soprattutto per evitare inutili perdite di tempo e stress.

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